Chi ha creato l’€uro ha creato anche il Movimento 5 Stelle
Il movimento 5 stelle è uno strumento di gatekeeping, creato per consegnare milioni di voti e migliaia di attivisti all’irrilevanza sostanziale sulle questioni “chiave”che affliggono il paese.
Avendo la possibilità di ottenere Profitto e Vantaggi da una qualsiasi situazione non dedichereste la massima attenzione alla sua pianificazione e a predisporre adeguate contromisure in caso di problemi?
Cerchereste di controllare tutto ciò che è possibile controllare, di piegare la realtà al massimo per raggiungere i vostri obiettivi.
Che si tratti di approntare un investimento, di mettere in piedi un’attività professionale, di organizzare un week-end a Londra o un appuntamento con la ragazza dei vostri sogni.
Io lo farei. Anche voi. Siate Sinceri.
Quindi se noi, gente normale, dedichiamo la massima attenzione possibile alle nostre piccole faccende, per quale strana ragione chi può controllare ricchezze finanziarie immense, chi ha i mezzi per condizionare la vita di intere nazioni, invece, dovrebbe comportarsi come un improvvisatore?
A mio parere il Movimento 5 Stelle è uno dei progetti di Gatekeeping più riusciti e sofisticati nella storia delle democrazie (o presunte tali) occidentali.
Generalizzando possiamo considerare gatekeepers tutti coloro che, pur parlando ad un pubblico ampio attraverso i media, si astengono dal dire alcune verità importanti. Si tratta, in parole semplici, di agire in modo tale da far rispettare i limiti informativi imposti dal sistema. Il gatekeeper dunque è colui che subisce pressioni e condizionamenti che lo inducono a comportarsi in un certo modo, facendo prevalere logiche diverse rispetto alla vera informazione. Oppure colui che sceglie di sostenere il sistema evitando di parlare di alcune verità che potrebbero demolirlo.*
Il termine “Gatekeeper” non si adatta perfettamente ad un movimento politico tuttavia è entrato nel gergo comune anche associato a fenomeni del genere e la sua la definizione, in ogni caso, rende in maniera sufficientemente chiara il concetto. Per sviluppare la mia opinione in merito ho bisogno di disegnare un contesto più ampio quindi è richiesta un po’ di pazienza (se non ne siete dotati bene, arrivederci! Significa che questo mio modo di procedere funziona ottimamente da filtro di qualità del lettore). Consiglio caldamente la lettura di questo mio post prima di proseguire: fornisce un quadro di riferimento concettuale indispensabile per collocare correttamente le riflessioni che seguono.
Per trovare una soluzione bisogna prima capire qual’è la causa del problema.
L’Unione Europea in generale e l’Unione Economica e Monetaria in particolare, per chiunque osservi la realtà con un minimo di obiettività è una creazione che sta portando il continente verso lidi opposti a quelli dichiarati nei trattati. Non c’è traccia di prosperità condivisa, ne di solidarietà. Non mi dilungo in considerazioni lapalissiane su questi aspetti che sono sotto agli occhi di tutti. La cosiddetta Eurozona è immersa in una situazione sociale drammatica (mai registrata in tempo di pace) che ha come causa fondante l’architettura economica e politica determinata dai trattati europei che ha generato le condizioni macroeconomiche tali da consentire alla crisi di assumere proporzioni devastanti e, cosa ancor più grave, impedendo oggi, per sua stessa natura, che siano messe in pratica azioni correttive che nel resto del mondo, al contrario, vengono comunemente adottate.
La moneta unica non è l’unico problema ma se non lo si risolve, risolvere gli altri non ha alcun senso. E’ una semplice, banale, questione di priorità.
Non risolvere le distorsioni e gli squilibri macro-economici, concentrandosi sulle questioni relative all’etica politica, alla buona amministrazione, all’onestà (temi ovviamente sacrosanti ma non “vitali”) equivale a preoccuparsi di lavare i piatti (anche qui cosa buona e giusta) mentre la casa è avvolta da un incendio ed è a rischio la vita degli abitanti.
Buon senso dice che la prima cosa da farsi è tentare di domare l’incendio o chiamare i vigili del fuoco mettendosi in salvo, corretto? I piatti che puzzano sono sgradevoli ma morire soffocati o carbonizzati è peggio.
Arrivare a comprendere la natura VERA del problema Euro equivale a svelare l’essenza stessa della realtà in cui ci dibattiamo. Cambia tutto. Tutte le altre questioni che oggi sembrano la causa di tutti i mali, fonte di preoccupazione e indignazione, scivolerebbero indietro nella scala dell’urgenza.
Ecco, oggi in Italia c’è qualcuno che vuol farci preoccupare dei piatti sporchi. Nel migliore dei casi ci dice che ci sono effettivamente delle fiamme ma che possiamo tranquillamente continuare a pulire le posate, poi al fuoco ci penseremo.
Qualcuno afferma che la crisi in cui mezza Europa si sta dibattendo è frutto di incidenti di percorso, di fenomeni di difficile gestione a cui si sta ponendo rimedio magari commettendo errori in buona fede, di prezzi da pagare per ottenere grandi benefici in un futuro, etc.
Tuttavia con piglio molto pragmatico non si può non giungere a una amara considerazione: l’esperimento della moneta unica è un fallimento.
Attenzione però: è un fallimento se rapportato agli obiettivi dichiarati, quelli che l’opinione pubblica più o meno conosce e il buon senso vorrebbe. Se invece proviamo a rapportare lo stato delle cose ad obiettivi diversi, l’esperimento è stato un grande successo, con margini notevoli di miglioramento, ma di sicuro un successo.
Da ogni situazione c’è qualcuno che trae giovamento e qualcuno che ne trae meno, per qualcun altro la situazione si rivela una tragedia.
Dipende dal punto di osservazione, nella vita tutto è relativo.
Nella fattispecie ci sono diversi soggetti che da questo fallimento stanno traendo grande giovamento (un indizio: il sistema bancario-finanziario? Il modello di sviluppo export-oriented della Germania? I delocalizzatori italiani? Una classe politica, accademica e giornalistica servile?).
Anche qui non mi dilungo.
Teniamolo come dato assodato e proseguiamo.
L’UE / UEM, va da sè, è stata progettata con decenni di anticipo: non serve ripescare la storia personale (ufficiale e/o ufficiosa) dei padri fondatori o ripercorrere il tragitto di queste istituzioni per intuire che organizzazioni così complesse, che coinvolgono quattro delle maggiori economie del mondo, non si improvvisano, ne si disegnano in un paio di anni (come molti affermano sia avvenuto per la moneta unica, figlia, secondo questi, della caduta del muro di Berlino: una narrazione abbastanza ridicola). Nello specifico, il trattato di Maastricht è stato firmato certamente nel 1992 cioè (solo) poco più di due anni dopo il crollo simbolico del comunismo.
Ma non fu affatto un fulmine a ciel sereno e chi lo pensa è un grande ingenuo.
L’unione monetaria è sempre stata in agenda dei “padri fondatori”, evidenziata come obiettivo chiave che avrebbe consentito di accelerare verso l’unione politica, a tappe forzate.
Tutta questa premessa per dire cosa?
Per dire che la situazione in cui siamo immersi a livello di istituzioni e meccanismi politico-economici è stata ampiamente pianificata, certamente non nei minimi dettagli ma sicuramente nella sua architettura di base e nelle sue regole di funzionamento.
Nulla è casuale.
Architettura di base e regole che si sapeva (almeno dagli anni 60) avrebbero creato squilibri, distorsioni, asimmetrie soprattutto in coincidenza con shock esterni; l’UEM è una avventura senza precedenti storici (“una moneta senza stato”) che la letteratura economica neutrale più volte sconsigliò di intraprendere proprio per la sua struttura intrinsecamente fallace. Allora, se le cose stanno così, perchè si è proceduto con la sua creazione, implementazione e mantenimento nonostante si fosse a conoscenza di tutto ciò a monte e nonostante le evidenze empiriche degli ultimi anni di crisi?
La risposta è molto semplice, quasi banale: perchè per “qualcuno”…
…gli effetti che riscontriamo corrispondono esattamente a ciò che si desiderava ottenere.
L’alternativa è pensare che per decenni statisti, economisti, funzionari siano stati preda di una follia endemica, di una ipnosi collettiva con tendenze masochiste al limite del criminale e che quindi, oggi, siamo nella mani di volenterosi incompetenti che stanno tentando di rimediare a danni fatti dai loro predecessori. Se pensate questo chiudete questa pagina con serenità e buona fortuna.
Bene, a questo punto abbiamo messo a fuoco che: – UE / UEM sono il frutto di decenni di pianificazione. – con estrema chiarezza tutto era destinato a ottenere risultati contrari a quelli ufficialmente dichiarati.
Ergo, la situazione di crisi, le tensioni sociali, l’austerità, la disoccupazione sono fenomeni ampiamente previsti.
…quindi è assai ragionevole ritenere che coloro hanno pianificato il tutto abbiano previsto e predisposto opportuni accorgimenti per “gestire” gli effetti collaterali legati al progetto.
Quali effetti collaterali? Appunto, le tensioni sociali, il dissenso, l’opposizione all’interno della società.
Come si fa a gestire questi fenomeni “sgraditi”?
Ci sono sostanzialmente due modi:
– la repressione
Oppure
– la prevenzione e il controllo attraverso la manipolazione
La repressione, soprattutto quando diventa armata, è uno strumento rapido, relativamente costoso che si utilizza, però, quando la tensione ha già superato i limiti di guardia.
Quando la gente arriva in piazza determinata a tutto significa che ha poco da perdere e diventa estremamente pericolosa per il sistema.
Manganellare o arrestare persone è efficace ma serve a contenere nell’immediato, la tensione resta, la società diventa una pentola a pressione e, prima o poi, esplode.
Senza contare che chi vuole reprimere in questo modo si elegge senza equivoci possibili a nemico pubblico n°1.
Questo tipo di strumento poteva funzionare (per un po’ almeno) fino agli anni 70: Argentina e Cile hanno dimostrato che alla lunga è una strategia che non paga.
Figuriamoci se oggi a Roma o Milano comparissero carri armati o squadroni di militari per le strade: il “cattivo” sarebbe smascherato immediatamente.
Siamo una società cresciuta bene o male a pane e democrazia: chi comanda, se veste la divisa militare, viene associato immediatamente al “cattivo”.
Questo è ovviamente funzionale a inserire nella testa delle persone una visione semplificata della realtà, quasi cinematografica: il nemico, il cattivo si riconosce facilmente, è brutto e aggressivo, è normalmente un militare e dichiara apertamente il suo odio per quello che noi siamo.
È Saddam Hussein, Gheddafi, Mussolini, Hitler.
Questo è un altro aspetto che sconsiglia la repressione militare come strumento.
La strategia del controllo attraverso la manipolazione richiede uno sforzo sicuramente maggiore, neppure paragonabile: una accurata pianificazione e attuazione di una molteplicità di attività servendosi di una molteplicità di soggetti e organizzazioni con la relativa molteplicità di strumenti.
Senza dimenticare un costante monitoraggio delle dinamiche sociali, esplicite e implicite, per intervenire tempestivamente se necessario.
Questa strategia porta risultati solo a medio-lungo termine ma questi sono incredibilmente migliori rispetto a quelli prodotti dalla repressione, all’uso della forza.
Elemento fondamentale è il controllo dell’opinione pubblica e degli ambiti in cui si forma (o non forma).
Per essere più precisi è bene parlare di controllo della consapevolezza pubblica.
La manipolazione della consapevolezza pubblica è un’opera gigantesca che richiede anni di lavoro ma rappresenta, per chi ha tempo e mezzi adatti, semplicemente ciò che è, uno strumento appunto.
(Il tempo e i mezzi sono elementi relativi… tutto è relativo nella vita, lo ricordo, dipende dal punto di osservazione con cui si guarda alla realtà).
Possiamo dire che l’obiettivo di creare una società in gran parte “addomesticata” è stato raggiunto in maniera egregia, basta guardarsi attorno.
Tuttavia, il potere, il sistema è a sua volta consapevole dell’esistenza di una percentuale di individui che, per varie ragioni, vengono colpite con minore efficacia da questo condizionamento costante.
Questa eterogenea fascia di persone, per quanto minoritaria nel contesto della società, rappresenta una grave minaccia perché il dissenso che loro incarnano non è quello che va in piazza rabbioso bensì è una forma di pensiero indipendente e di autonomia informativa, un dissenso “ragionato” e quindi devastante, incontrollabile per quanto spesso confuso e contraddittorio.
La più grande minaccia per qualsiasi tipo di potere è ovviamente l’individuo che pensa con la propria testa.
Tuttavia, quest’ultimo per sua natura tende a isolarsi, non necessita di aggregazione, diffida dei gruppi e quindi, numericamente e strategicamente, è praticamente innocuo.
Invece gli individui (numericamente ben più consistenti) che, in buona fede, tendono a seguire un “buon pastore” non controllato dal potere stesso, rappresentano il nemico mortale per chi aspira a controllare il gioco: se ben guidati potenzialmente possono far saltare il banco.
Insomma, va rafforzato l’isolamento dei primi mentre i secondi vanno indirizzati verso pascoli lussureggianti ma ben recintati, sotto l’occhio affettuoso di un falso “buon pastore”.
Come si può rendere inoffensiva questa pericolosa minoranza?
Offrendo a queste persone dei recinti in cui auto-rinchiudersi.
Il presupposto chiave dietro a questa soluzione si basa sulla conoscenza approfondita della natura umana: tutti, anche ovviamente la minoranza di cui stiamo parlando, hanno bisogni, hanno un ego da soddisfare più o meno preponderante. Abbiamo soprattutto paure, di varia natura e dimensione, ma tutti ne possediamo e ne siamo, chi più, chi meno, condizionati. Il potere utilizza queste caratteristiche per costruire i recinti di cui sopra.
Che tipo di recinto è necessario?
Il linea generale è necessario attivare o infiltrare organizzazioni pre-esistenti in modo da attrarre queste persone offrendo loro apparenti risposte definitive, attività coerenti con le loro convinzioni ma del tutto innocue e, di conseguenza, un ambiente apparentemente strutturato che soddisfi il loro bisogno di sentirsi utili, di sentirsi diversi, di far parte di un gruppo di eletti rispetto alla massa “addomesticata”, senza dare loro la possibilità di diventare realmente pericolosi perché affidati, appunto, ad un “falso” buon pastore.
Il punto cruciale è riempire queste “scatole sociali” (nella realtà fisica e/o nel web) con contenuti “a pelle” sacrosanti, ineccepibili ma sostanzialmente non cruciali, inserendole in confezioni apparentemente alternative, fuori dal sistema o, meglio ancora, anti-sistema.
Si tratta quindi, in parole povere, di attirare queste persone verso riserve, verso acquari confortevoli mascherati da mare tropicale. Brutalmente, si tratta di costruire DISTRAZIONI raffinate.
Siamo arrivati al punto: questo appena descritto è GATEKEEPING nella declinazione che mi interessa illustrare in questo post.
All’interno di queste riserve controllate le persone si danno un gran da fare, si impegnano, stringono rapporti e non si sentono SOLE, pianificano, si sentono NEL POSTO GIUSTO e questa sensazione soddisfa uno dei loro bisogni fondamentali, quello di AVERE UN SENSO come essere vivente e allo stesso tempo placa le loro PAURE in quanto hanno la verosimile convinzione di star operando per UN MONDO MIGLIORE, di essere DIVERSI, appunto, dalla massa.
Chi confeziona le scatole, il guardiano del recinto o dell’acquario, deve semplicemente vigilare al fine di mantenere la copertura e al contempo, di tenere costantemente impegnati gli individui all’interno, alimentandone PAURE e BISOGNI, miscelando sapientemente l’introduzione di VERITA’, MEZZE VERITA’, IMPRECISIONI e MENZOGNE in base all’evoluzione degli eventi. Verità piccole e innocue assieme a mezze verità servono a far sembrare corrette le imprecisioni e invisibili le OMISSIONI.
Le OMISSIONI informative sono allo stesso tempo punto di forza e tallone di Achille del sistema in quanto ciò che occultano, se in possesso di questa minoranza di persone, significherebbe la fine del sistema stesso.
Il Movimento 5 Stelle è un’organizzazione del genere sopra descritto fondata, quindi, sull’utilizzo sapiente di verità, mezze verità, imprecisioni e, soprattuto, sull’omissione.
M5S ovvero occuparsi di tutto tranne di ciò che è di vitale importanza.
Un movimento per controllare e de-potenziare il dissenso
A differenza del precedente, cronologicamente più vicino, caso di “Gatekeeping” politico-sociale italiano cioè La Lega Nord negli anni 90 del secolo scorso, il progetto di contenimento, de-potenziamento e deviazione del dissenso messo in atto attraverso la creazione del M5S è decisamente più articolato e strutturato.
Analizziamolo alla luce delle considerazioni fin qui esposte.
La creazione dell’acquario confortevole
Il movimento si è coagulato attorno alla figura di Beppe Grillo che nel corso della sua carriera si è costruito una solida reputazione di artista “scomodo”, anti-sistema.
Attività sicuramente meritoria perché ha acceso i riflettori su questioni indubbiamente rilevanti attirando l’interesse soprattutto di una particolare fetta di pubblico, quella dotata di una naturale sensibilità per quegli argomenti (vedi sopra…).
Il varo del suo personale blog ha attivato la creazione di una community virtuale sempre più rilevante in termini numerici consentendo di porre le basi di un consenso condiviso su tematiche di forte presa, ribadisco, su quella porzione di target che ha nella media le caratteristiche di curiosità, impegno, sensibilità potenzialmente pericolose per il sistema.
Con l’andar del tempo il Blog è diventato un megafono di critica politica e di tematiche ecologiche, arrivando a costituire un polo di riferimento di pensiero critico alternativo.
Un pensiero critico, tuttavia, nella sostanza superficiale, dedicato alla fustigazione di una classe politica già di per sé indifendibile e alla promozione di filosofie vagamente descresciste.
Insomma, Beppe Grillo ed il suo blog con il deteriorarsi della situazione politica e in concomitanza dello scoppio della crisi economica si sono trasformati nell’unica vera alternativa mainstream prima a livello informativo e successivamente, dopo la costituzione del movimento, a livello politico, per una determinata tipologia di pubblico.
Basta politica mangiasoldi, basta corrotti, onestà!
Chi non sarebbe d’accordo con parole d’ordine del genere?
Infatti il movimento ha raccolto grazie ad esse un consenso sempre più vasto, tradottosi in significative percentuali di voti a favore.
Mi sarei stupito del contrario in un paese ammorbato dal Berlusconismo e dalla partitocrazia.
Il problema sorge quando l’intera costruzione ideologica e programmatica di un movimento di opinione/partito si basa esclusivamente su di esse.
Dal 2010 in poi, nonostante la crisi economica fosse già in atto e parecchie voci realmente alternative fossero da anni impegnate nel denunciare la trappola mortale costituita dalla moneta unica, il movimento 5 stelle ha continuato la sua opera di aggregazione del dissenso esclusivamente sui suoi cavalli di battaglia, senza minimamente toccare le questioni “chiave” come quelle macro-economiche, semplicemente non parlandone, omettendo la presenza dell’incendio e soprattutto rifiutando qualsiasi collaborazione con chi gridava “al fuoco, al fuoco!”.
Il nemico, il male assoluto, secondo il M5S, è la casta, la corruzione, lo stipendio del politico, le auto blu, gli affaristi, i furbetti del quartierino.
Certo, sono mali gravi, cronici ma in Italia ci son sempre stati (anche quando si era la 5° potenza economica del mondo).
Nessun paese ne è immune, ognuno a modo proprio, in primis la tanto virtuosa Germania.
In sostanza…
le fiamme stavano divorando le fondamenta della casa ma la testa del movimento continuava a tenere occupati i propri militanti e simpatizzanti con il detersivo e i piatti sporchi.
Tuttavia, tra il 2012 e 2013, man mano che il fumo si faceva più denso e nascondere la realtà (Euro = crisi) diventava sempre più problematico, come da manuale, fù necessario…
…intervenire per disorientare.
L’intervento consistette nel parlare del problema tenendo tuttavia un profilo ambiguo, usando le famose MEZZE VERITA’, dicendo il bianco ma anche il nero, dando così l’impressione a militanti, simpatizzanti e potenziali tali, l’impressione che il movimento se ne stesse occupando senza però esporsi troppo, per poter sempre riposizionarsi in caso di necessità. Soprattutto senza fare realmente nulla per annullare l’omissione informativa, ovviamente.
Quindi si è tollerata anche l’autonoma azione di isolati attivisti o meet-up nell’affrontare il tema ben sapendo che la natura stessa dell’organizzazione, un arcipelago di gruppi sparsi sul territorio senza un reale coordinamento tra loro (casuale?), avrebbe sabotato la diffusione di iniziative non controllate.
Questo video rappresenta in maniera emblematica l’equilibrismo dialettico e politico di cui parlo… e l’opinione di Beppe Grillo vale, come autorevolezza presso la base dei militanti, molto più di quella dello sconosciuto attivista o del gruppo di Sesto San Giovanni, siamo d’accordo su questo?
E la logica della “democrazia dal basso”? Fumo negli occhi, nella sostanza non esiste.
Le decisione politiche fondamentali a livello nazionale ed europeo non vengono decise dalla base ma scendono dall’alto, da Grillo-Casaleggio o dal “direttorio”.
Nel piccolo è emblematico il sabotaggio compiuto ai danni di una iniziativa (che sollevava il problema della sovranità monetaria all’attenzione del movimento) nata tra gli stessi attivisti che pur essendo stata la più votata, finì prima totalmente ignorata e poi, poche settimane fa, rimossa dal sito ufficiale.
In questo post la cronistoria del fatto.
Di fronte a questi episodi (e altri che non documento qui per brevità) so per certo che molte persone (bene informate sulla realtà) hanno abbandonato il movimento, disgustati da questa opacità e contraddittorietà.
Questo articolo offre un altro interessante motivo di riflessione sulle reali convinzioni della leadership del movimento sul tema.
Ma i fatti e le affermazioni che ho riportato sono nulla rispetto all’evidenza più eclatante:
La totale assenza di iniziative sistematiche e organizzate di divulgazione sulle tematiche macro-economiche a livello territoriale, associate all’iniziativa della raccolta firme per il fantomatico “Referendum sull’€uro”.
Un (apparente) suicidio.
Cioè, in pratica, pur essendo consapevole del bassissimo livello di conoscenze sul tema tra le persone, pur sapendo che la gente è bombardata da 5 anni di terrorismo mediatico innestato su un substrato di disinformazione e lavaggio del cervello che prosegue da decenni, ecco, nonostante questo cosa ci si inventa?
Un referendum su un tema per il quale il movimento stesso NON E’ IN GRADO DI ESPRIMERE UNA POSIZIONE NETTA.
Da che mondo è mondo chi promuove un referendum (per l’aborto, per il divorzio, per il nucleare, per l’acqua pubblica, ecc.) ha una sua posizione, altrimenti che senso ha?
Ma c’è di più… … che senso ha promuovere una iniziativa senza informare le persone su un tema che ha una certa complessità tecnica, mandandole allo sbaraglio di fronte al fuoco massiccio dei mass media sostenitori della tesi “SI EURO”?
Che senso ha promuovere una iniziativa che per arrivare in porto deve percorrere un iter lunghissimo e condizionato dal consenso maggioritario all’interno del parlamento?
NESSUN SENSO… per le persone informate.
Per chi ha voluto l’€uro e intende proteggerlo invece ne ha molto di senso.
Infatti…
Il Referendum sull’Euro è una patetica ma efficace pantomima per distrarre, per, di nuovo, dare l’impressione che il movimento “sta facendo qualcosa” mentre in realtà non sta facendo nulla.
Serve al sistema per guadagnare tempo.
Gli stessi attivisti impegnati nella raccolta firme non sono in grado di spiegare alle persone in modo corretto le motivazioni per un eventuale NO o un eventuale SI.
Quel che è peggio, non sono in grado di reggere alcun tipo di contraddittorio con qualcuno che la pensa in maniera opposta.
La mancanza di informazione, l’ignoranza, colpisce in primis gli attivisti e questa è la seconda più grave evidenza a supporto della teoria M5S=Gatekeeping
Devo ammettere che chi ha progettato e sta gestendo questo fenomeno è veramente in gamba, non c’è che dire.
La cosa più impressionante è constatare la padronanza dei meccanismi della psicologia di gruppo e individuale: i militanti del movimento, anche persone di notevole intelligenza, sono così immersi nel paradigma del “NOI SIAMO DIVERSI” da non riuscire a emanciparsene.
La sensazione di far parte di un gruppo di “migliori” e “onesti” è inebriante e chi critica il movimento è automaticamente un nemico.
Pur messi di fronte a dati di fatto, non sono in grado di ammettere a se stessi anche semplicemente che forse che c’è qualcosa che non va perchè farlo equivarrebbe a creare un varco, a contemplare la possibilità di aver sbagliato, di aver sprecato ore, giorni e mesi della propria vita dentro ad un acquario.
Criticare, prendere le distanze dal movimento o mettere in discussione le proprie convinzioni significherebbe annullare se stessi perché nel movimento essi hanno una identità e, soprattutto, LA SPERANZA.
La speranza che il M5S sia lo strumento per evitare il disastro a cui stiamo andando incontro, un strumento contro la PAURA. Speranza e paura che si auto-alimentano a vicenda e producono risposte auto-assolutorie di varia natura, dal “siamo disorganizzati ma siamo onesti, bisogna aver pazienza”, “Beppe Grillo è solo il portavoce, non è il nostro capo” al “siamo un movimento fatto da gente di varia estrazione, non è possibile avere un’idea comune”, finendo spesso con il classico “sempre meglio del PD, di Berlusconi o della Lega”.
In questo trovo perfetta corrispondenza con l’attitudine dei supporter o militanti di tutti gli altri partiti: identificazione totale e spirito critico azzerato.
In conclusione, il movimento 5 stelle ha rappresentato e ancora oggi rappresenta una formidabile valvola di sfogo del dissenso, un bacino di laminazione flessibile in grado di adattarsi tempestivamente al corso del fiume, alla sua portata d’acqua per evitare inondazioni in un momento storico in cui i ghiacciai, a monte, si stanno sciogliendo.
Tutto previsto.
E se tutto questo lungo e complesso ragionamento fosse soltanto una mia allucinazione?
Anche ipotizzando la remota possibilità che non ci sia nessun manovratore dietro e che il movimento sia semplicemente un’organizzazione gestita da ingenui dilettanti la prospettiva è ugualmente agghiacciante.
Alla fine il risultato è il medesimo.
Cari amici grillini, uscite dall’acquario prima che sia troppo tardi.
*http://antonellarandazzo.blogspot.it/2008/08/insospettabili-gatekeepers.html
Articolo datato 2015! Cavoli!
Complimenti Elia, lei ci ha visto lungo.
Purtroppo… Sì.
Grazie per il commento.
Segnalo, per chi non avesse ancora letti, questi due articoli di Federico Dezzani:
2015 – http://federicodezzani.altervista.org/m5s-la-stampella-del-potere/
2018 – http://federicodezzani.altervista.org/perche-poteri-forti-vogliono-m5s-al-governo/
Grazie Umberto per il contributo.
Buonasera Elia. Il suo post è perfetto nell’analisi della genesi e funzione del m5s. Ho la presunzione di dire che ero completamente allineato con lei prima di leggere questo suo articolo. Le uniche mie obiezioni sono date dal fatto che occorre apertamente dire che il m5s è stato creato unicamente per intercettare il dissenso ed evitare che confluisse in qualcosa di simile ad Alba Dorata (parole testuali di Grillo). In Italia i potentati economici sono guarda caso al comando dopo aver battuto il fascismo. Ergo è il fascismo, la terza via oltre il liberismo e comunismo (due facce della stessa medaglia e guarda cado alleate nel secondo conflitto mondiale), il vero nemico di questo Sistema. Il sangue contro la plutocrazia. Altra cosa su cui dissento è il metodo utopistico che suggesrisce di ribellione al sistema. Unico modo,e bisogna avere il coraggio di dirlo, sarà lo scendere in strada e fisicamente ostacolare e combattere l’avanzare della melma. Dovrà scorrere del sangue purtroppo. La consapevolezza non serve a niente se non rompe la sorgente del tumore e quindi la struttura di questo potere. Ultima e non ultima considerazione: è davvero credibile che un tale impianto di eventi, che viene programmato da decenni e che supera le vite e le esistenze del protagonisti, sia unicamente conducibile ad una bramosia sfrenata di un gruppo di malati di mente? Io credo che qui entrino in ballo forze superiori a quelle umane la cui conoscenza è preclusa a quelli come noi, ma che palesemente trattano l’umanità come noi umani trattiamo i nostri animali da allevamento. Con noi umani nella stessa posizione delle vacche nella stalla che non hanno la minima concezione di essere allevate e al servizio di un essere diverso da loro che le comanda.
Salve Matteo, concordo sulla parte finale del suo commento.
A volte mi chiedo che tipo di droga vi danno a scuola!!
POI REALIZZO CHE OGNUNO NASCE E CRESCE CON LE PROPRIE IDEE CONTORTE!!
Perché durante la vita tutti cerchiamo le risposte alle domande che ci facciamo!!
Quindi il punto sono le domande!!
OVVIAMENTE LE DOMANDE DIFFERISCONO DA UN SOGGETTO AD UN ALTRO
Quindi come un serpente che si morde la coda tutti ci ritroveremo a difendere ideali e proposte
COS’È GIUSTO, COS’È SBAGLIATO!!
domanda che nessuno potrà mai dare risposta per la diversità di contesti familiari e socioeconomico che ci differenziano dagli altri!!
Se dai voce ad un gruppo di persone di simile situazione è ovvio che prenderà consistenza nel tempo e trovandosi sostenitori avranno un peso politico!!!
IL M5S forte di questo meccanismo ha trovato sostenitori i tutto il paese che ora pretendono risposte!! Secondo voi, si accontenteranno del blog!?… Non avete capito quello che sta succedendo e quello che succederà!! E ancora cercate di giustificare, minimizzare!! State facendo esattamente quello per cui accusato i 5s…. MINIMIZZARE CONTENERE UN MOVIMENTO POPOLARE!! arricchendo di contenuti il testo!!!….
A tutti questi vostri paragoni superficiali e stupidi io vi rispondo…
È INUTILE CERCARNE DI SPEGNERE L’INCENDIO SE HAI IL PIROMANE ACCANTO CHE CONTINUA A FARE IL SUO LAVORO!!!
È INUTILE CERCARE LA MANCHETTA PER SPEGNERE L’INCENDIO SE SAI CHE IL POMPIERE TI DARÀ QUELLA ROTTA!!!
A partire dall’ottima analisi di Elia, realmente “super partes”, e realmente rivolta al “Bene” Comune o Universale dell’ Umanità, e pure la coerenza e ottima dialettica di molti degli interlocutori che hanno commentato….. il tutto rimane confinato nell’universo delle PAROLE… IDEE…CONCETTI…DISCUSSIONI … A.R.I.A.
Sì… potrà, speriamo, creare consapevolezza in sempre un numero maggiore di persone, ma….
Cosa deve fare l’ “uomo della strada” … il cittadino onesto e lavoratore …il buon padre di famiglia ….. contro tale SISTEMA già instaurato dalla notte dei tempi?
prendere in mano il mitra?
attuare lo sciopero della fame?
porsi in disobbedienza totale?
scappare in un’isola deserta e vivere come Tarzan e Jane?
… me lo chiedo tutti i giorni… e razionalmente non trovo risposta …. perchè al dilà di ogni cosa dobbiamo essere concreti perchè, purtroppo e tutt’ora, siamo incatenati in questa dimensione ed universo materiale.
Grazie per il commento Sandro.
Nel mio BLOG ho più volte rappresentato le vere priorità per anche solo pensare di uscire dalla crisi. Ho dialogato con diversi parlamentari /portavoce del Movimento ed in alcuni casi li ho trovati consapevoli e preparati poi però all’atto pratico il Movimento si confonde in quisquilie anziché concentrare tutte le energie sulla verità priorità: il recupero della sovranità.
Senza contare che casi di questi giorni a parte sto collezionando situazione, uscite e comportamenti che sono tipici di chi come mission non ha quall di vincere e governare per cambiare ma quelle di non vincere per…
Esatto.
Vediamo se ho capito (amo la sintesi). Il movimento è stato creato dagli stessi creatori dell’euro per veicolare le prevedibili reazioni violente che sarebbero sorte a seguito di una pianificata (ed evidente) regressione democratica messa in atto per favorire la nascita (o consolidamento) di un regime finanziario transnazionale, il tutto in modo non violento. Forte. Ok, quindi il problema è l’unione monetaria europea? Quindi, che soluzioni si propongono? Violente, magari all’armiamoci e partite?
La tua sintesi è corretta.
Rispondo alle tue domande:
“il problema è l’unione monetaria europea?”
Sì, nei termini che hai indicato tu.
“Quindi, che soluzioni si propongono?”
La violenza non serve a nulla.
L’unica soluzione è la consapevolezza delle persone. Più le persone rimangono nell’ignoranza dei meccanismi che tengono in piedi l’U€ più essa può proseguire. Il problema chiave è che la gente non sa, non capisce, non conosce ed è martellata dalla disinformazione.
Il giorno che questa asimmetria informativa viene riequilibrata il gioco è finito perché nessuno crederà alle menzogne e non si spaventerà di fronte a ciò che ora viene veicolato per ingenerare sottomissione e, appunto, paura.
Qui sta il ruolo del m5S: recintare il dissenso senza fornire alle persone strumenti per individuare veramente le fondamenta della gabbia, distraendo con problemi di contorno.
Ecco le prove, vogliono la moneta sovrana: http://seigneuriage.blogspot.it/2015/11/carlo-sibilia-m5s-le-banche-sono-i-veri.html
Sibilia è lo stesso che si è distinto in diretta TV in questa grande prova di “idee chiare”?
https://www.youtube.com/watch?v=YQ_r-xt84Jw&w=420&h=315
Ad ogni modo:
1- A me non interessa che certi discorsi vengano fatti in parlamento luogo ai cui fatti il 99,9% della gente non ha accesso mentre in pubblico si continuano a lanciare messaggi ambigui e contraddittori.
2-Sibilia dovrebbe mettersi a studiare perché é evidente che dei meccanismi di funzionamento della “creazione di denaro” da parte delle banche capisce gran poco: un minestrone di fatti reali e tesi “signoraggistiche” imbarazzanti che scredita proprio chi ragiona seriamente sul tema.
Io invece trovo fuorviante la metafora della casa che brucia (che accompagna tutto il pezzo), in quanto paragona la società ad una casa fatta di mattoni e fa perdere umanità al contesto politico. Io paragonerei la società ad un malato terminale a cui, secondo te si dovrebbero negare cure minori e concentrarsi solo sul suo male maggiore. Quindi niente cerotti se si taglia un dito, niente collirio per una fastidiosa congiuntivite, niente decongestionanti della mucosa nasale se ha il naso tappato. Quindi ti pregherei di considerare con umanità quelli che tu definisci “mattoni di una casa che sta bruciando”, perchè non sono tali, ma uomini e donne di una società che sta bruciando.
La metafora umanizzata ci sta.
Ma la modificherei così: siamo di fronte non a un malato terminale (in quanto tale già spacciato) bensì a una persona in preda ad un attacco di cuore.
C’è la possibilità di salvarlo ma solo intervenendo in maniera adeguata e tempestivamente.
Il m5s non interviene sulla priorità salvavita ma si occupa di spalmare crema anti-acne di cui il soggetto soffre.
Certo, l’acne è un problema per una persona in salute, non c’è che dire, ma in quel momento forse è PRIORITARIO occuparsi di cercare un de-fribrillatore cosa dici?
Sono due gli individui che possono spiegare bene le cose riguardo l’utilizzo della moneta a debito come possibile strumento di controllo delle vite. Uno è Paolo Barnard, l’altro è Alberto Bagnai. A questi aggiungiamo l’insieme degli economisti che gira intorno al Me-Mmt.
Studiare significa poco. Significa relegare problemi pur semplici, perché alla fine i rivoli del latinorum sono fatti apposta per creare i “tecnici” del nulla, a pochissimi cosiddetti eletti, reiterando la tiritera del “non puoi capire” perché “non hai studiato”.
Dura così da millenni, da quando sacerdoti di vario tipo pretendono di spiegarci cose nel nome di un qualche “dio”.
Il nuovo “dio” è indubbiamente la moneta, o la valuta, visto che non esiste di fatto ormai più se non in un qualche 10% seppure del potere circolante.
Sibilia cita il famoso punto del Signoraggio, che in effetti non è un gran punto. I problemi sono altri. Ma non mi sento di considerarlo uno studente che ha marinato la necessaria scuola.
Potrebbe studiare, ma potrebbe andare dalle suore come nelle scuole laicissime di Pietralata. E i risultati sono diversi.
Piuttosto coloro che ritengono di aver studiato, se non vogliono trovarsi davanti a uno specchio e dichiarare la scarsa utilità della loro vita “intellettuale”, si diano da fare per spiegare a quelli che per ragioni varie non hanno “studiato” quella specifica materia facendo cose molto, molto più interessanti.
L’unica cosa che dovrebbe studiare la gente come Sibilia (o tutti noi e voi) è trovare il numero di telefono di quegli studiosi, veri, e far loro scrivere un intervento ad hoc. Il resto è intellettualismo che troverà sempre un intellettuale tecnico un pochino più svezzato. Laddove le banche affittano i soldi alle altre banche, laddove i soldi vengono creati e senza alcun signoraggio, sanno bene come far tacere un Sibilia anche studiasse venti anni di seguito alla Bocchini.
🙂
La soluzione è creare conoscenza tra le persone comuni. Non tutti capiranno per mille motivi. Ma di certo quei signori non possono far tacere centinaia di migliaia se non milioni di persone consapevoli. Il mov5s sta facendo di tutto tranne che creare consapevolezza su questi temi.
A parte tutta la tiritera, che hai dovuto rispiegare per i profani, ho apprezzato molto l’esempio del lavare i piatti mentre la casa brucia. Però non ci vedo il complotto sotto la nascita del M5S. La situazione è molto più banale. Per Grillo e Casaleggio l’operazione è economica e punto. E’ possibile che in cuor loro i due coltivino qualche sentimento per la pubblica utilità ed il bene comune, ma è solo per unire il ” dilettevole” all’utile. Sull’euro sono completamente d’accordo ed è stato da dopo la raccolta di firme per il referendum che ho smesso di credergli. Essi mettono il piede in dieci staffe, e contemporaneamente fiutano l’aria intorno, per capire se è la mossa giusta…mentre raccoglievano le firme per l’Euro ( l’incendio ) , notavano che c’era poca condivisione, mentre il reddito di cittadinanza ne riscuoteva molta, quindi che hanno fatto? Hanno smesso di occuparsene, e si sono gettati a capofitto sul RDC con la marcetta ad ASSISI….maledetti idioti incompetenti….infatti per il referendum ( che tra l’altro non si poteva fare ) hanno raccolto solo 200 mila firme! Ma come…solo i grillini, sono una decina di milioni, e su un tema così importante, raccolgono solo 200 mila firme??? Gente che con un paio di V DAY, se avesse voluto, ne raccoglieva 1 milione o forse due?? Era con la forza di tali numeri, che si sarebbe dovuto presentarsi in Parlamento, per farli tremare…non con 200 mila miserabili firme…ma tanto vaglielo a far capire all’adepto medio, questo discorso…lui ti risponde: e che vuoi, ne bastavano 50 mila… Si, 50 mila, idioti che non siete altro, ma per un referendum che si può fare, e non per uno che si “potrebbe” fare, solo se fai tremare il parlamento dalle fondamenta con la forza delle cifre!!! Ma questo lo sapevano molto bene “i due”, il fatto è che hanno capito, dai vari commenti, che al popolo grillino dell’euro frega e non frega, su di loro fanno più presa le parole onestà e reddito di cittadinanza, Quindi hanno abbandonato il progetto no euro e lo hanno chiuso in un cassetto, per sostituirlo col progetto RDC, che ultimamente mi sembra sul punto di fare la stessa fine del primo…
In ogni caso è bene che esista il M5S, in quanto è l’unica forza con dei numeri tali, da poter “rischiare” di andare al governo, e ripeto, non è una false-flag, al limite una opportunity-flag, che forse non sarà neppure capace di governare, ma magari riuscirà anche grazie all’ incompetenza. di far saltare tutto il sistema, e di questo, già dovremmo gioirne…:D
Grazie per il commento.
Diciamo che siamo d’accordo su tutto tranne sulla questione gatekeeping o meno…
Comunque, anche ammettendo che non sia pianificata, è a tutti gli effetti reale.
In altre parole, le conseguenze di un obiettivo meramente “economico” (ciò che tu esprimi, cosa a cui non credo…) configurano in ogni caso un effetto gatekeeping sostanziale.
Quindi, stringi stringi, non cambia la situazione.
Augurarsi che il mov 5 stelle vada al governo all’insegna del “tanto peggio di così non potrebbe andare” è interessante ma un pelino pericoloso come scenario 🙂
Analisi lucida e interessante. Peccato che lanciata bene deragli alla fine! Mi iscrivo al M5S. Grazie
Roberto
Buona militanza!
ok, potrebbe essere tutto vero ma perchè non lo proviamo sto benedetto 5 stelle?
Vediamolo all’opera!
O preferiamo sempre i soliti cazzari che conosciamo da decenni?
Ne abbiamo viste e sentite di tutti colori perchè non tentare anche con questi?
Tanto che abbiamo da perdere?
Poi se invece è soltanto per partito preso beh allora…..
Nessun pregiudizio, le mie sono semplici constatazioni, presa d’atto della realtà. Ho riportato fatti e dichiarazioni pubbliche, unendo i puntini con la matita della storia.
Quindi, se ritieni quanto descritto quantomeno verosimile lascio a te valutare se vale la pena di rischiare.
Per quanto mi riguarda io non sceglierei Pacciani perché dall’altra parte mi propongono Hannibal Lecter.
Mi sono tardivamente accorto del tuo blog, Elia.
Abbiamo condiviso punti di vista e la gestazione di un qualche cosa (l’MMT) che abbiamo visto dividersi poi in rivoli di distinguo ideologici, di rivendicazione della proprietà intellettuale, eccetera.
Un percorso affascinante, intenso. Importante non tanto esclusivamente per l’aspetto formativo, quanto per l’alimentazione di una coscienza altrimenti preda dell’omologazione.
La salubrità di tale esperienza, per quanto mi riguarda, deriva proprio da questa fuga dall’omologazione. E l’aborto di un grosso movimento è stata la nostra salvezza. Ne sono convinto.
Studio i fenomeni legati ai movimenti, al populismo. Sia dal punto di vista storico, sia da quello sociale e psicologico.
Non posso avere un’opinione positiva riguardo nessun movimento.
Non posso avere un’opinione positiva di un movimento che per sei mesi ho voluto vivere per esperienza diretta e non mediata.
Un movimento strutturato sull’omologazione, sull’annullamento del pensiero critico.
Il M5S è un passo oltre il semplice populismo, e qui mi fermo perché sono sicuro che accenderei gli animi dei sostenitori più accaniti. E non mi interessa.
Il M5S è vincente, però, proprio perché il suo DNA contiene la mappatura genetica della fragilità dell’individuo contemporaneo.
Il M5S è chiaramente un progetto che non ha come destinatario l’individuo ma la massa indistinta, dove all’interno svaniscono (vengono eliminate) le singolarità, le originalità, le prospettive.
Un campo sterile.
Ciao.
Ciao Roberto,
grazie per il contributo.
Non cambierei una virgola di ciò che hai scritto.
Caro Elia,
Permettimi innanzitutto di complimentarmi con te per lo stile di scrittura. Leggo raramente testi così curati e con una tale proprietà di linguaggio e capacità espressiva e (al netto di qualche necessaria ridondanza e ripetizione), le tue parole comunicano in modo chiaro i concetti che vuoi esprimere. Personalmente concordo con l’analisi del M5S come recinto di finta democrazia nel cui perimetro organizzare lo sfogatoio per attivisti invasati/disorientati/esasperati. E sono in grado di offrire anche testimonianze di esperienza diretta con la diarchia Casagrillo che impone votazioni farsa tramite una finta democrazia di rete basata su scelte spesso inesistenti e ridicole quale quella sulla collocazione europea del M5S ristretta solo ai due gruppi teoricamente più distanti dai valori affermati dal blog di Grillo e dal Movimento e cioè i nuclearisti ultraliberisti guerrafondai dell’ ECR (conservatori britannici) e gli ultranuclearisti clima scettici, paradisofiscslisti, darwinisti sociali, xenofobi del EDF (Farage e UKIP). È innegabile che il Movimento 5Stelle stia funzionando da tampone sociale in grado di orientare dissenso e rabbia su falsi obiettivi. Anzi su obiettivi non vitali. Ma uno di questi ( e qui mi permetto rispettosamente di dissentire) è proprio la battaglia contro l’Euro. Essa viene lanciata come diversivo in un momento in cui le fibrillazioni interne dovute alle espulsioni e alla mancanza di incisività delle strategie stava raggiungendo il livello di guardia e minacciava di scoprire il gioco. A mio avviso l’Euro non è affatto il problema come tu affermi nel tuo rapimento mistico anti europeo. Il problema è il modello economico che genera diseguaglianza e comprime i diritti. Si tratta di un modello fossile in cui la finanza speculativa globale ha preso il sopravvento sull’economia reale grazie all’altissima intensità di capitali necessaria allo sfruttamento delle fonti fossili e fissili e alla sua relativa bassa intensità di lavoro. L’indebitamento dei paesi deboli ma dotati di risorse naturali che fanno gola ai grandi gruppi finanziari globali che vogliono acquisire col minimo sforzo (alla fine del debito c’è sempre una politica di privatizzazioni cime ci insegna il buon Schauble), rappresenta solo la politica di accaparramento criminale delle risorse dello schiavismo e del colonialismo con ninuovi mezzi e al tempo della rappresentanza democratica in cui esiste una opinione pubblica sensibilizzare e informata che non accetterebbe più in nessun paese del mondo metodi cileni o argentini anni 70 e nemmeno rimozioni golpiste di leader scomodi come Patrice Lumumba, Thomas Sankara o Ken Saro Wiva. La mia opinione è che in un mondo globalizzato dominato dagli avvoltoi della finanza fossile speculativa, l’idea di una Europa libera forte e unita come grande spazio collaborativo di esportazione delle conquiste sociali e di livellamento al rialzo e non al ribasso dei diritti, come proposto da Spinelli, Rossi e Colorni nel Manifesto di Ventotene età e continua ad essere l’unica alternativa percorribile e l’unica speranza per non rimanere schiacciati nelle dinamiche del profitto e della speculazione esasperata e patologica che sono trasversali in tutti i paesi e che però (in questo bisogna fare uno sforzo di analisi supplementare) in tutti i paesi trovano anche forze consapevoli in grado di opporsi. Per esempio nella famigerata GermaniaExport oriented che ha creato i famigerati mmini Jobs della riforma Hart II non c’è solo il mostro di Schauble e il finanziere rapace Jens Weidman. Ci sono anche i Linke di Sarah Wageknecht Oskar Lafontaine e Gregor Gysi. E ci sono anche centinaia di migliaia di attivisti che organizzano il fido sharing il guerriglia gardening e le banche del riuso e della materia o le banche del tempo fuori da logiche speculative e con monete parallele virtuali sempre più diffuse. E nella “povera” Grecia della macelleria sociale imposta dalla troika ci sono anche oligarchie speculative finanziarie che dalla crisi si arricchiscono sempre di più. Il nemico dunque non è l’Euro o l’unione monetaria ma è QUESTO euro con le sue regole folli ad uso e consumo delle grandi banche d’affari che fanno creste monumentali sulla pelle e sul sangue dei cittadini grazie al divieto di prestito di ultima istanza alla BCE. Il nemico è QUESTA unione monetaria basata su parametri follie decisi a ttavolino da economisti schiavi dei totem dell’ultra liberismo secondo cui la salute economia di un paese si misura su elementi puramente finanziari (rapporto debito/DEFICIT PIL etc) piuttosto che sulla salute reale colonia reale, il tasso di occupazione, la scolarità e l’istruzione, la lotta al degrado ambientale etc. Ecco, un tempo il blog di Grillo era il megafono di questa visione. Era l’unico mezzo di informazione che dava spazio alle idee e riflessioni di Jeremy Rifkin, Paul Krugman, Vanda Shiva, Jo Stiglitz, Noam Chomsky, Amartya Sen, Amory Lovins, Naomi Klein… oggi è diventato una fogna in cui il massimo statista interpellato è Nigel Farage e pseudo leader ventenni dal bagaglio culturale pari a quello della mia donna di servizio (ma con molto meno spirito di indipendenza) vengono eletti a guru per le masse plaudenti della riserva indiana del popolo delle tastiere alimentato e rassicurato dal falso senso di comunità molto ben descritto in questo articolo. È verissimo che ormai tutta l’enfasi del M5S è deviata su falsi obiettivi “innocui” che si è persa quell’aria rivoluzionaria che anelava a abbattere il modello fossile della seconda rivoluzione industriale e a sostituirlo con una idea nuova di società empatica, solare, condivisiva, collaborativa, sostenibile, circolare. “Basta non rubare”, è diventato il mantra. E tutto andrà bene. Non si rimette più in discussione il modello economico che ha generato la crisi, il debito, il cambiamento climatico, le diseguaglianze economiche, la mortalità infantile per denutrizione arrivata a 8 milioni di bambini l’anno, l’avvelenamento dell’ambiente e della salute dei cittadini. Esattamente la strategia di Obama e dei democratici americani. Sarà un caso? Il M5S ha smesso di ambire alla sovranità reale (alimentare, energetica economica e produttiva). Si è vero ogni tanto il blog pubblica ancora un post sulle rinnovabili, su rifiuti zero o sulle stampanti 3D. Ma esso viene subito annegato nel mare di post e slogan contro la cattiva politica. Una classe politica onesta e parla nelle proprie spese è sufficiente a cambiare il paese. Che questa economia “uccida” come dice il Papa, non ci interessa più Sul nuovo modello economico, su tutto il resto (uscita dai fossili e dalla morsa del debito illegittimo e della speculazione finanziaria, chiusura inceneritori e nuovi modelli di consumo etc etc)… avevamo solo scherzato!
Caro Angelo,
grazie per il contributo.
Sicuramente è colpa mia ma devo ammettere che non riesco a individuare il perimetro del tuo pensiero.
Riesci a riformularlo in maniera più sintetica?
Grazie.
E’ vero, per primo ho riconosciuto che i risultati sono stati molto scarsi rispetto alle premesse, ma quello che volevo evidenziare è la differente genesi, il diverso substrato culturale e di contenuti che differenzia le due situazioni. Io leggo nella nascita e nelle prime affermazioni della Lega Nord un’ostacolo imprevisto sulla strada della mondializzazione; un movimento che rilancia valori di appartenenza territoriale, di riscoperta delle radici e di autonomia e su questi temi riscuote un notevole successo. La reazione del sistema è stata su più lati: da una parte tangentopoli, la distruzione della politica ed il potenziamento dei poteri della magistratura, dall’altro la nascita di un movimento come Forza Italia per raccogliere un elettorato che altrimenti sarebbe finito alla Lega Nord, ed infine una riforma elettorale in senso maggioritario che marginalizzava movimenti extra sistema. A quel punto la scelta dei vertici della Lega Nord è stata quella di cercare di cambiare il sistema dall’interno (Qualche infiltrato ha spinto in quella direzione? Può darsi, purtroppo ai livelli dirigenti della Lega in passato sono passate persone dimostratesi poi espressione del vecchio sistema, un esempio per tutti l’ex sindaco di Milano Formentini). Qualche risultato c’è stato, (ad esempio la riforma della magistratura di Castelli, poi demolita dal governo Prodi), ma poi con la malattia di Bossi ha prevalso una classe dirigente troppo sottomessa a Berlusconi. Ora, dopo la rivoluzione operata da Maroni e Salvini sembra che la situazione sia tornata a movimento di rottura, cambiando alcuni temi, ma mantenendo la dirompenza rispetto al sistema (che ora non è più principalmente rappresentato dallo stato italiano come negli anni ’90, ma dall’europa e dai suoi poteri di sottogoverno o governi paralleli di stampo finanziario). Un parallelo più calzante di gatekeeping quindi lo vedrei tra il M5S e Forza Italia.
Grazie per la tua precisa analisi.
Purtroppo non sapremo mai se la scelta di “cambiare il sistema dall’interno” della Lega fu un semplice errore strategico o, appunto, conseguenza di un intervento consapevole: personalmente continuo a rimanere di quest’ultimo avviso.
Su Forza Italia son d’accordo.
Potremmo ipotizzare, quindi, che l’avvento di Berlusconi possa esser stato utilizzato per fagocitare la virulenza anti-sistema delle Lega con la consapevole o inconsapevole complicità dei suoi stessi vertici.
A giudicare dai risultati che osserviamo oggi, da una prospettiva ultraventennale, comunque sia, è evidente che un qualche efficacissimo intervento di sicuro c’è stato.
Sono d’accordo su tutto tranne che sul ruolo della Lega Nord come Gatekeepeng negli anni 90. Se è vero che i risultati che dovevano essere rivoluzionari della Lega sono stati estremamente scarsi non è da addebitarsi ad un piano preordinato, ma a diverse situazioni contingenti, dalla reazione del sistema (anche attraverso la nascita di forza italia che grazie alle risorse economiche di berlusconi è andata ad occupare lo spazio politico in cui la Lega stava dilagando, un esempio per tutti l’elezione del sindaco di Milano in solitaria), all’impreparazione di gran parte della sua classe dirigente. La differenza tra i due movimenti è evidente dalle origini, mentre la Lega è nata dal basso e cresciuta sul territorio, espandendosi dalla provincia varesotta e saldandosi con altri movimenti autonomistici come Liga Veneta, movimenti piemontesi ecc, il M5S è stato calato dall’alto, cresciuto ed organizzato in uno spazio troppo breve per credere nella favoletta del popolo del web..
Concordo sulla descrizione delle diverse traiettorie tracciate dai due movimenti. Questa diversità, tuttavia, non esclude affatto che il percorso della Lega Nord sia stato in un determinato momento storico “infiltrato”, deviato, depotenziato al fine di indirizzare il partito verso un ruolo di “sfogatoio” subalterno a Forza Italia.
Dal 1996 in poi, anno dello storico 10,4% alle elezioni a cui si presentò in solitaria, la Lega ha attenuato la sua spinta anti-sistema secessionista fino ad approdare placidamente tra le braccia di Berlusconi, diventando parte integrante del sistema di potere stesso.
Coincidenze? Semplice suicidio politico?
Può essere. Rimane il fatto che un patrimonio di consenso potenzialmente dirompente, maggioritario in ampie zone della parte più ricca e produttiva del paese è stato sterilizzato e reso inoffensivo.
Mah.. francamente trovo questo l’ennesimo sfogo di chi aveva riposto tutte le proprie speranze in un MoVimento che si proponeva di ripulire la nostra nazione in pochi mesi….. ma, solo il pensare una cosa del genere è da STOLTI.
30 anni di merda, anzitutto non si ripuliscono in pochi anni.
Ma sopratutto considerando che fino ad ora il parlamento è stato una cozzaglia di gentaglia pronta a vendere la propria dignità in cambio di privilegi e denaro, vai sicuro Elia, che quella stessa gente CORROTTA fino al midollo, non permetterà che che tali privilegi e corruzione cessino, solo perché è arrivata tanta gente onesta e volonterosa, che fa reale opposizione e spiattela verità su verità ai cittadini. Tutti quei (FINTI) partiti fatti di promesse, di vane ideologie e di veri e propri mafiosi, non permetterà che tutti gli altarini vengano svelati e anche fosse così, nonostante glie ne arrestino e indaghino 1 al mese, farà di tutto per tenersi strette poltrone e consensi popolari…. quindi, lascia da parte la tua delusione per il un MoVimento che speravi spazzasse via la melma, perché c’è molto da lavorare ancora.
Un dato però è certo, una “rivoluzione” silenziosa è in atto e né tu né nessun’altro può NEGARLO. Ci sono milioni di persone che credono nel cambiamento e BADA BENE, non parlo di un cambiamento politico, economico o strutturale del sistema…. parlo di un atteggiamento di POSITIVITà, di aprtura mentale e di POSSIBILITà….. ci sono milioni di cittadini che ci mettono la faccia, che interagiscono intelligentemente, cercando di dare il proprio supporto, a partire dalle “piccole” realtà locali, fino alla realtà nazionale.
Quindi tutte le tue supposizioni e illazioni, legittime e spesso fantasiose, cadono in un solo schiocco di dita, quando incontri persone MOTIVATE, che NON SOLO credono nel cambiamento, ma lo METTONO in pratica, lo ATTUANO partendo dalla propria volontà e dai propri gesti.
Puoi gettare merda quanto vuoi su Grillo e Casaleggio, ma… loro ormai sono solo due scintille che si stanno spengendo, la miccia è ORMAI accesa e per quanto tu possa tentare di pisciarci sopra per spengerla:
– perché cerchi attenzione
o
– perché ne sei rimasto fuori da protagonista che volevi essere
o
– per tue personali fantasie masochiste
NON RIUSCIRAI e SPENGERLA…. il cambiamento è avviato… e anche tu un giorno ne godrai dei benefici.
STOLTO.
Grazie per le preziose indicazioni, l’evidente stima e la fiducia che riponi in me, tuttavia non mi ritengo così potente da spegnere da solo una così efficace arma di distrazione di massa… le tue parole e la forma mentis sottostante sono la prova vivente del mio fallimento.
Accidenti.
Cosa volevi dimostrare? Che anche tu sei un servo del sistema? Ci sei riuscito benissimo,anche se qualcuno potrebbe abboccare e mangiare la tua esca!
Servo del sistema perché denuncio in maniera oggettiva le incongruenze del m5*? 🙂
“Chi non è con noi è contro di noi”, giusto?
Fantastico…
Dimostra dove sbaglio e farai di me una persona felice.
LA FINANZA CRIMINALE AFFIDA AGLI INFORMATORI ASSERVITI
E ALLA FINTA OPPOSIZIONE LA CAMPAGNA DENIGRATORIA PER SMINUIRE IL RUOLO DELLA POLITICA E DELLE DIRIGENZE ISTITUZIONALI
I CRIMINALI DELLA FINANZA STANNO ASSESTANDO UN ULTERIORE MICIDIALE COLPO ALLA NOSTRA ECONOMIA ed hanno l’ esigenza di accreditarsi come il male minore scoperchiando ed ingigantendo strategicamente le malefatte da tempo note per scatenare una assordante campagna denigratoria contro i politici e le malversazioni dei dirigenti delle istituzioni, al fine di screditare AGLI OCCHI DELLA GENTE il nostro sistema politico e dirigenziale.
L’ordine perentorio di suscitare il massimo del disprezzo verso il sistema esistente, è diretto agli informatori asserviti che slealmente utilizzano la TV di Stato ed alla finta opposizione da tempo addestrata per vantarsi per ogni cosa presso i 9 milioni di intrappolati, specializzata in gustose pantomime e nel fare grancassa recitando con toni fornennati, ruggibondi ed inquisitori le sentenze scritte dalla Magistratura contro i ladri di polli e mai contro le banche.
I CRIMINALI DELLA FINANZA, per realizzare i loro piani, strumentalizzano SPREGIUDICATAMENTE ED A LORO ESClUSIVO PIACIMENTO i docili ed ubbidienti traditori, corrotti e finti oppositori contro gli interessi del POPOLO ITALIANO DISINFORMATO ED IRRISO.
NOI POPOLO ITALIANO, NON ABBIAMO SCAMPO SE NON PRENDIAMO DA SUBITO IN MANO IL NOSTRO AVVENIRE E CI DIFENDIAMO CON L’ INVINCIBILE FORZA DELLA CONOSCENZA E DELLA CONSAPEVOLEZZA CONTRO I NOSTRI NEMICI VERI.
Sicuramente è come dici ma le persone devono essere guidate …e quindi visto che tutto ciò che si muove è programmato questo tuo intervento di aiutare ad avere consapevolezza a chi e a cosa serve??? A quale competitore serve??? Fai parte anche tu di questo sistema…chi ti manda???? Svelaci l’arcano!!!
Se dici che “sicuramente è come dici tu” non serve aggiungere altro.
Sul resto, io scrivo col mio nome e cognome, è tutto trasparente qui.
Non esiste alcun arcano ma se ti fa piacere pensare che esista non farò nulla per convincerti del contrario.
ma che cavolo hai scritto ?
sei messo male zio 🙁
Son messo male? Dimostralo!
Se riesci a smontare le mie argomentazioni nel merito mi rendi la persona più felice del mondo.
Elia Mercanzin riprende, con ottime capacità di analisi e di documentazione, TUTTI gli argomenti orfmai trattati da centinaia di Cittadini Sovrani realmente intenzionati a dare il via ad una VERA rivoluzione libertaria.
Che SPAZZI VIA L’EUROZONA CRIMINALE DELLE BANCHE E DELLA FINANZA ANTI-UMANA.
Il M5S è in bilico…
– O serve casaleggio, cioè la finanza criminale dell’eurozona…
– OPPURE serve la reale Democrazia Diretta. E ALLORA COMBATTE INTERNAMENTE CASALEGGIO (SERVO DELL’EUROZONA PEGGIOORE!) ED ESTERNAMENTE TUTTO IL POTERE CRIMINALE FINANZIARIO.
https://www.facebook.com/events/1431842003737122/
GRAZIE. ELIA!
Confermo in pieno tutto quanto scritto da Elia.
Aggiungerei solo un punto.
Forse è possibile portare la guerra proprio in casa di Casaleggio (il principale respoinsabiledel Gatekeeping perfettamente illustrato da Elia!), nel senso che esiste una bella fetta di attivisti SERI del M5S che sta cominciando a capire la questione.
Pvova ne suia proporio la testimonianza citata da Ellia:
https://fabiocastellucci.wordpress.com/2015/05/26/il-m5s-si-suicida-casaleggio-eurista/
Quella proposta la avevo lanciata io…
Ma la ho RILANCIATA.
E STA PRENDENDO TANTISSIMI VOTI DI ISCRITTI!
E ADESSO PARLA ESPLICITAMENTE DI CASALEGGIO COME UN NEMICO CHEE FOTTE IL M5S!!!
ECCOLA, NELLA NUIOVA VESTE, LA PROPOSTA:
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2015/06/scappare-da-e-u-r-o-z-o-n-a-necessario-ed-urgentissimo-moneta-so-vra-na-applicazione-m-m-t-rev2.html